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domenica 12 agosto 2012

Dieci Consigli Per Aumentare La Popolarità Di Un Sito


La popolarità (link popularity) di un sito web dipende dagli apprezzamenti che le pagine nel web esprimono nei confronti del sito stesso attraverso il sistema dei collegamenti. Un sito che riceve numerosi link dall’esterno (inbound links) è un sito che gode di una buona popolarità.<

È il pagerank a calcolare la link popularity in base a variabili di quantità e qualità: il valore di pagerank, che oscilla in linea teorica da 0 a 10, viene stimato nel tempo sulla base del numero dei link provenienti dall’esterno (quantità) e sulla loro pertinenza tematica (qualità). Aumentare il valore di pagerank di un sito significa, in potenza, incrementarne le visite.

Oggi i motori di ricerca, almeno quelli più gettonati, sono “addestrati” a rintracciare nella Rete contenuti di qualità che abbiano attinenza gli uni con gli altri. Una risorsa apprezzata e “segnalata” da altri siti web in maniera assolutamente spontanea induce i motori di ricerca a posizionare meglio quella risorsa e a effettuare passaggi più frequenti di indicizzazione, permettendo all’esperto SEO (Search Engine Optimization), che si occupa delle operazioni di indicizzazione e posizionamento dei siti web, di intervenite tempestivamente sulle strategie di posizionamento.

Dunque, per migliorare il posizionamento di un sito all’interno dei motori di ricerca occorrono contenuti, contenuti, contenuti e ancora contenuti, meglio se originali e di qualità.

Ciò detto e per niente in contraddizione, vogliamo aggiungere 10 suggerimenti utili per migliorare l’indicizzazione e il posizionamento di un qualsiasi sito web alle prese con la “web escalation”:

Inserire contenuti originali e utili al target di riferimento, facendo attenzione a:
aggiornare il sito frequentemente: è consigliabile almeno un aggiornamento settimanale.
utilizzare sintassi e grammatica corrette: la credibilità di un’azienda si costruisce anche e soprattutto sul buon utilizzo della lingua italiana, rileggere attentamente i testi redatti prima di pubblicarli.
coordinare i contenuti: inserire parole chiave mirate e distribuirle uniformemente sui tre livelli di interazione sito web/motore di ricerca:
tag (es. il tag title, di fondamentale importanza per tutti i motori di ricerca)
meta tag (es. i meta tag keywords e description)
contenuti, cioè i testi che compongono le pagine del sito web, in questo caso, però, attenzione a non esagerare. Nei testi in pagina è sempre consigliato mantenere la densità delle parole chiave (keywords density) in un valore compresa tra il 2 e il 5%. Se, ad esempio, la parola chiave da sfruttare è “casa” e il testo in pagina è composto da 100 parole, utilizzare la parola “casa” dalle 2 alle 5 volte.
Utilizzare il labeling ad arte: il labeling consiste nel nominare le cose con il giusto nome, nel web è una vera arte. Titoli, sottotitoli, link, descrizioni, didascalie, etichette, testi alternativi (alt), vanno creati con estrema attenzione. Quando si lavora su questi contenuti (paratesto) occorre essere concisi e chiari. Ricordarsi sempre che oltre a scrivere per i navigatori, nel web si scrive anche per i motori di ricerca.
sfruttare al massimo il testo html: per quanto possibile, utilizzare testo html rinunciando a leziosi abbellimenti estetici. Se si ricorre al testo grafico, scritte create con editor di grafica come photoshop sono sicuramente più belle a vedersi, ma spesso meno fruibili e soprattutto manipolabili (es. copia e incolla).
Aumentare il tempo di permanenza all’interno del sito: l’algoritmo di google, che assegna il valore (ranking) a un sito, valuta anche il tempo di permanenza di un visitatore all’interno di una pagina web, più tempo l’utente si sofferma maggiore sarà il suo “giudizio” di apprezzamento. I contenuti interessanti dovrebbero, di per sé, trattenere l’utente, ma spesso la navigazione in Internet è schizofrenica e il navigatore tende ad abbandonare velocemente le pagine che visita. Per cui, a seconda del servizio/prodotto offerto, suggeriamo alcune interessanti applicazioni da implementare all’interno del sito per aumentarne l’agio e garantire tempi di sosta prolungati:
forum di discussione
chat
sondaggi
test
downloading
video e animazioni
giochi
Inserire la sitemap di google: La sitemap di google accelera i processi di indicizzazione da parte di googlebot. è un’operazione alquanto complessa, seguire attentamente le istruzioni di google.
outbound links: sono i collegamenti che da un sito puntano verso risorse esterne. Si è spesso reticenti nell’utilizzarli per timore che gli utenti, una volta fuori dal sito, non tornino più. Al contrario, garantire una buona navigazione multidirezionale aiuta l’utente a trovare contenuti interessanti facendogli vivere un’esperienza di navigazione memorabile.
Inviare “segnalazioni stampa”: redigere una “segnalazione stampa”, un comunicato stampa succinto, e inviarla tramite mail, senza alcun timore, a:
testate cartacee generaliste e di settore
testate web generaliste e di settore
blog di settore
Evitare di allegare file o di inserire immagini. Spesso mail di questo tipo vengono cestinate, se non direttamente dalla persona a cui ci si rivolge, dal sistema che gestisce le mail in entrata, che le elimina come corrispondenza spam. La cosa migliore è rivolgersi, dando del lei, a un responsabile, presentare l’azienda, il prodotto o il servizio brevemente e far seguire, all’interno della stessa mail, la “segnalazione stampa”.

Registrarsi, gratuitamente, presso tutti i motori di ricerca e directory: un consiglio “duro a morire”, ma sempre utile. Se si riesce, è vantaggioso registrarsi presso Dmoz.
Indurre siti istituzionali a creare link che puntino al sito in questione: per niente facile, ma se i contenuti lo consentono è possibile ottenere risultati di traffico soddisfacenti.
Frequentare community:
registrarsi presso network come myspace o xing e creare un proprio profilo azienda. Aderire ai gruppi che trattano temi attinenti all’attività svolta dall’azienda e crearne di propri.
rispondere alle domande poste all’interno di forum come yahoo! answers, rimandando al proprio sito per gli approfondimenti.
Inserire viral video in youtube per diffondere il proprio marchio/prodotto/servizio.
Creare siti accessibili: a parità di pagine e contenuti, siti realizzati secondo le direttive del W3C sembrano essere indicizzati più facilmente dai motori di ricerca.
Creare nuove relazioni nel settore di competenza: si fa un gran parlare, specie negli ultimi anni, dell’importanza delle relazioni professionali. Per cui, frequentare congressi, work shop, fiere e aperitivi in genere può aumentare e migliorare i rapporti di partnership con altre aziende. A lungo andare, queste alleanze potranno rivelarsi proficue anche in termini di indicizzazione e posizionamento web.
Non resta che augurarvi tanta popolarità!

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