Sponsor

domenica 12 agosto 2012

Apparecchi elettronici necessari per il rimborso delle accise sul gasolio

Il rimborso delle accise sul gasolio per i mezzi fissi richiedono, secondo i termini di legge, una serie di strumenti che rilevano ore di lavoro e giri del motore. Tralasciando l’apparato normativo che riguarda il rimborso accise gasolio e i campi di utilizzo, è interessante dal punto di vista tecnico conoscere gli apparecchi utilizzati e i dati necessari da presentare agli uffici competenti. Il costo di investimento iniziale, infatti, comporta una spesa che nel tempo viene compensata grazie ai rimborsi di una percentuale delle accise sul gasolio. La fase preparatoria comprende l’installazione del sistema elettronico all’interno del mezzo. Il collegamento alla batteria dell’escavatore, piuttosto che della ruspa, è sufficiente per alimentare la parte elettronica. Altri sistemi di rilevazione andranno a controllare costantemente il numero di giri del motore operante e le ore in cui rimane acceso. Come si vede, il recupero delle accise sul gasolio è l’ultimo passo di un processo che prosegue con la trasmissione dei dati a un sito web. Quest’ultimo immagazzina numeri e indicatori per poter poi, alla fine di un tempo prestabilito, fare il conto totale. In questa fase del sistema di monitoraggio entrano in gioco le reti GPS e GSM. Queste sigle “strane” in realtà corrispondono rispettivamente alla comunicazione satellitare e a quella di telefonia mobile, secondo gli standard internazionali. Tutte le apparecchiature montate sul mezzo da monitorare devono essere in grado di resistere ai comuni agenti atmosferici: infatti sono impermeabili all’acqua e con un buon grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Poi, un sistema di sigillatura allontana la tentazione di manomettere il sistema per aumentare la quota di rimborso delle accise sul gasolio, tra l’altro punibile dalla legge.Tralasciando l’apparato normativo che riguarda il rimborso accise gasolio e i campi di utilizzo, è interessante dal punto di vista tecnico conoscere gli apparecchi utilizzati e i dati necessari da presentare agli uffici competenti. Il costo di investimento iniziale, infatti, comporta una spesa che nel tempo viene compensata grazie ai rimborsi di una percentuale delle accise sul gasolio. La fase preparatoria comprende l’installazione del sistema elettronico all’interno del mezzo. Il collegamento alla batteria dell’escavatore, piuttosto che della ruspa, è sufficiente per alimentare la parte elettronica. Altri sistemi di rilevazione andranno a controllare costantemente il numero di giri del motore operante e le ore in cui rimane acceso. Come si vede, il recupero delle accise sul gasolio è l’ultimo passo di un processo che prosegue con la trasmissione dei dati a un sito web. Quest’ultimo immagazzina numeri e indicatori per poter poi, alla fine di un tempo prestabilito, fare il conto totale. In questa fase del sistema di monitoraggio entrano in gioco le reti GPS e GSM. Queste sigle “strane” in realtà corrispondono rispettivamente alla comunicazione satellitare e a quella di telefonia mobile, secondo gli standard internazionali. Tutte le apparecchiature montate sul mezzo da monitorare devono essere in grado di resistere ai comuni agenti atmosferici: infatti sono impermeabili all’acqua e con un buon grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Poi, un sistema di sigillatura allontana la tentazione di manomettere il sistema per aumentare la quota di rimborso delle accise sul gasolio, tra l’altro punibile dalla legge.

Nessun commento:

Posta un commento

sitebook

SiteBook